LA RIVELAZIONE DELL’EPIFANIA (meglio tardi, che mai)

L’epifania tutte le feste si porta via. E, nella maggior parte dei casi, le befane “pagane” si portano via anche gli uomini più buoni (se volete, potete anche togliere la “u”). Già, sono sempre i migliori (o quasi) che se ne vanno. Ma quello che a me dispiace di più, sinceramente, è che
vadano “via come il pane” gli uomini che hanno delle straordinarie qualità interiori. E pazienza.
Dunque, la questione in realtà è un’altra. Non voglio parlarvi di scope, calze e nasi a rampino. Ma di Epifania, che vuol dire “rivelazione”. Rende chiaro ciò che prima non lo era: da un oggetto, un pensiero, una parola o da un semplice silenzio si possono vedere delle cose che prima apparivano oscure. Io, infatti, ho avuto la mia rivelazione. Smantellando tutte le luminarie e gli addobbi natalizi sberluccicanti, ho notato una scritta sulla confezione del mio ecologico albero di natale: “AUTOESTINGUENTE”. Nel caso specifico, naturalmente, vuol dire che se fosse stato a contatto con una fiamma non avrebbe preso fuoco. Praticamente se una lucina avesse provocato un corto circuito e – quindi – un incendio, della mia casa sarebbe rimasto solo lui: l’alberello sintetico. Immune alle fiamme. E allora ho pensato: «Ma quanti uomini e quante donne “autoestinguenti” ci sono in circolazione? Quanti, pur stando vicini alla loro fiamma, non si accendono? O almeno non subito… ». Prima di estinguermi, io, probabilmente mi farò conquistare dalla scintilla giusta. Sono pur sempre “naturale”.

2012 in review

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