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DONNE A PEZZI

La macelleria e il centro estetico.
Anzi, il centro estetico è (verbo) una macelleria. Il luogo in cui le donne vanno a comprare la carne e quello in cui portano la propria carne hanno fondamentalmente una cosa in comune: i “tagli”. A seconda delle zone da trattare o da depilare (soprattutto) ci sono tariffe differenti. I prezzi dipendono dal pezzo. fotopartibovino
Vi faccio alcuni esempi: coscia 25 euro; ceretta ‘inferiore’ 17 euro; inguine 7 euro e c’è anche l’inguine ‘integrale’ a 12 euro; ascelle 7 euro; braccia 17 euro; labbro superiore (attenzione, quello inferiore si depila solo agli yeti) costa 3 euro. E poi c’è anche il supplemento addome e quello schiena (paura!!!) a soli 3 euro. A seconda della zona corrisponde una cifra, un po’ come per i tagli della carne bovina.
Lombata, fesa, fusello, noce, girello, filetto. Prima, seconda, terza scelta.
Le donne, invece, non hanno scelta: devono sottoporsi alla macellazione estetica del bulbo pilifero. Sì, anche le più convinte animaliste. E poi, chiaramente, la tariffa non è in relazione alla quantità della peluria presente su una zona. Se, cioè, avete più folti crini dal ginocchio in giù pagherete sempre 17 euro. Se le vostre cosce sono quasi glabre spenderete comunque la bellezza di 25 euro. Insomma, a me, questo “spezzatino” del corpo femminile ricorda troppo quella della macelleria e un po’ mi inquieta.
Senza considerare il dolore connesso allo strappo…
Certo, siamo abituate a traumi peggiori e a rimettere insieme i pezzi dopo grandi dolori. Ecco, forse, dopo una ceretta ci meritiamo una cenetta, completa.

Una risposta »

  1. Sono daccordo!!! La prossima volta che ti depili chiamami (mi raccomando dopo, non prima… eheheh) che ti offro una cena.

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