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Un solitario in compagnia

Oggi pensavo a quanto mi piacerebbe ‘farmi’ un solitario. solitario-fiore11Un anello con
diamante insomma. Ovviamente non quello con le carte plastificate
modiano. Napoletane chiaramente, le altre neanche le riconosco. E poi
non sono una brava giocatrice, non riesco a barare. Non so giocare in
modo sleale con gli uomini pur di farmi impalmare ed è probabilmente
per questo che il solitario – quello da anulare ad almeno un carato –
non me lo ha mai regalato nessuno. Forse non tutte le donne sognano il
matrimonio, l’abito bianco, l’essere la regina del mondo e di un uomo
per un giorno (almeno per 24 ore accidenti!)… Ma sfido chiunque a
dirmi che non ha mai fantasticato su un perfetto, luccicantissimo e
preziosissimo anello di fidanzamento.
Perchè quella veretta è simbolo del pegno d’amore. Sottolinea il
valore della promessa di matrimonio che il fidanzato rivolge alla
propria amata. La tradizione poi è bellissima: veniva infilato
all’anulare sinistro perchè un tempo si credeva che da qui partisse
una vena diretta al cuore. A me, al massimo, parte un embolo. C’è una
mia amica – pensate – che ne ha due: regalati da due ex. Le restano i
solitari, che ora tanto solitari non sono più. Sono in due e si fanno
compagnia. A me restano, invece, le carte modiano: magari visto che
sono sfortunata al gioco potrei essere più fortunata in amore…

(dalla rubrica La Vitamina del 26.02.2010)

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