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LA PARTITA AMICHEVOLE

“L’amichevole” nello sport – e nel calcio in particolare – è una partita tra due squadre in cui non c’è alcun trofeo ufficiale e non è considerata valida per l’assegnazione di punti in una competizione (il campionato). Proprio come capita nel rapporto tra uomo e donna: quando questi sono l’uno per l’altro l’amico o l’amica speciali. Schermata 2013-05-15 a 18.57.37
Le partite amichevoli molto spesso si disputano prima dell’inizio della stagione, oppure nei vuoti eventuali che si vengono a creare, per consentire ai giocatori di raggiungere una migliore forma fisica in prospettiva degli incontri ufficiali. Dove per “incontri ufficiali” si intendono quelli con i titolari: partner, compagni/e, mariti/mogli, fidanzati/e. In pratica questo tipo di competizione è soprattutto un allenamento.
Ovviamente come tutti gli incontri sportivi bisogna rispettare delle regole di gioco. Una su tutte: vietato innamorarsi. Altrimenti che amichevole sarebbe? Ma se questo accade, tranquilli, perché l’arbitro non tirerà fuori dal taschino il cartellino rosso.
L’amicizia tra un uomo e una donna può anche trasformarsi in una partita del cuore.
Dettaglio: per definizione sono amichevoli anche le partite di beneficenza.

CALCIO D’INIZIO (istigazione pro tifo… per donne)

Calcio d’inizio… Nel senso che spesso – molto spesso – quando lui ama il calcio lei (che è pazza…) dà un calcio a lui.
Ma ogni quattro anni accade il miracolo: per puro spirito patriottico le donne si mettono sedute sul divano accanto al loro uomo per guardare le partite dei mondiali. Il vero anno bisestile per i maschi, infatti, segue un altro calendario: non quello gregoriano, ma quello sportivo. Anno bisesto, anno funesto. E così gli uomini devono subire quelle vocine squillanti che ripetono sempre le stesse domande: «Ma i nostri chi sono?». E magari si sta giocando la partita Svizzera-Honduras. Scellerate! guida_mondiali_tifo_o_gdo
Per giocare bene, care donne, bisogna allenarsi tutte le domeniche (anticipi e posticipi inclusi). Non basta scendere in campo ogni quattro anni. Dovete farvi contagiare dal tifo e vi avviso: non esiste vaccino. Non vi sentirete più trascurate dal vostro partner e si creerà un vero e proprio affiatamento di ‘squadra’ (soprattutto nel caso dei triangoli amorosi).
Concentratevi, prendete informazioni, state attente ai colori e TACETE. Magari fatevi aiutare da un preparatore atletico…
E pian piano riuscirete a stare al passo con i suoi allenamenti tra campionati e “uefe” champions league.
Certo, mi riferisco alle donne che con le palle – quelle calcistiche – non hanno troppa dimestichezza. Non sapete cosa vi state perdendo!
E poi guardate all’aspetto positivo. Avete l’opportunità di ammirare uomini baldanzosi correre in pantaloncini dietro una sfera, che lottano con la fronte imperlata di sudore per metterla dentro la rete.
Goal.
Gustatevi ogni fallo: di mano, di piede, di testa. Calcio d’inizio, e di-rete: «Peccato duri soltanto 90 minuti».